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  • redazione

VIALE DEL TRAMONTO

di Simona Balduzzi



Titolo originale: Sunset Blvd

Paese: US

Anno: 1950

Durata: 110 min

Genere: noir, drammatico

Regia: Billy Wilder

Sceneggiatura: Billy Wilder, Charles Brackett

Produzione: Paramount Pictures

Distribuzione in italiano: Paramount

Fotografia: John F. Seitz

Montaggio: Arthur P. Schmidt

Effetti speciali: Gordon Jennings

Musiche: Franz Waxman

Scenografia: Hans Dreier, John Meehan, Sam Corner e Ray Moyer

Costumi: Edith Head

Trucco: Wally Westmore

Cast: Joe Gillis, Gloria Swanson, Erich von Stroheim, Nancy Olson, Fred Clark Lloyd Gough, Jack Webb, Franklyn Farnum, Larry J. Blake, Charles Dayton, Cecil B. DeMille, Hedda Hopper, Buster Keaton , Anna Q. Nilsson, H.B. Warner , Ray Evans, Jay Livingston, Gertrude Astor , Julia Faye, Creighton Hale, E. Mason Hopper, Henry Wilcoxon


Figurazione e narrazione per mostrare (gia’ nel titolo si percepisce) il chiaro riferimento al destino dei personaggi: Billy Wilder delinea un’atmosfera funebre , destreggiandosi tra giochi di specchi , flashback, riflessi e dettagli in primo piano ; come la lampadina che si accende e si spegne negli studi della Paramount . Metafora crudele della sorte svelata dietro le quinte di Hollywood : essere parte di un meccanismo che ti innalza a ‘divo’, ma per la quale il futuro e’ segnato verso il declino .Ha un sapore dolce e amaro , l’intento del film magistralmente diretto dal regista,- sceneggiatore e produttore austriaco naturalizzato statunitense , scomparso nel 2002: lo si avverte fin dalle prime immagini e dall’atmosfera gotica pregna di pathos ; “Viale del tramonto” (1951) vinse 3 Oscar nel 1950 per migliore sceneggiatura , migliore scenografia e migliori musiche , ad opera di Franz Waxman. Divenuto film cult e apprezzatissimo da appassionati ed esperti del settore , il film restituisce una macabra ironia che tenta di alleggerire il funesto destino sentenziato dalla trama, ottenendo ( volutamente o no) l’effetto opposto. Il cineasta - che ha firmato film indimenticabili come “Frutto proibito”(1942), “Scandalo internazionale”( 1948) , “Sabrina”(1954), “Quando la moglie e’ in vacanza”(1955), e “A qualcuno piace caldo” (1959), ha curato ,durante la sua carriera la sceneggiatura di molti film apprezzati dal grande pubblico : dai tempi di “L’uomo che cerca il suo assassino”(1931) diretto da Robert Siodmak ; “Nichotchka” (1939) e “L’ottava moglie di Barbablu”( 1938)- entrambi diretti da Ernst Lubitsch- a “ Sogno Biondo “(1932) di Paul Martin , “Colpo di fulmine” (1941), “Frutto proibito” (1942), “Giorni perduti”(1945), “L’asso nella manica”(1951) , fino a “Colpo grosso” (1960) e “ James Bond 007 -Casino Royale” (1967) e “Fedora” (1978) . Numerosissime le nomination ai premi Oscar : “La porta d’oro” (1941), “La fiamma del peccato “(1944), “Stalag 17 “(1953), “testimone d’accusa” (1957) e “Non per soldi ma per denaro “( 1966) . Un Oscar anche per “L’appartamento”(1960).




"Mi ricordo di voi , siete Norma Desmond , eravate grande!"-Joe

"Io sono ancora grande , e' il cinema che e' diventato piccolo"- Norma



Trama

A galleggiare nella piscina e’ Joe Gillis (William Holden) , ma il film subito riporta a sei mesi prima: e’ la voce dello stesso narratore ( oggi cadavere) che racconta di come per fuggire dai creditori , si sia ritrovato a fare il mantenuto nella villa di Norma Desmond ( Gloria Swanson) , ex diva di Hollywood del cinema muto . Inizialmente Gills -che e’ un soggettista- si intrattiene a casa della diva per lavorare ad un copione nel quale e’ previsto che la Desmond torni a recitare; successivamente la liason diventa una vera e propria relazione , fino a quando lui la rifiuta e decide di lasciare la casa per rifugiarsi dall’amico Artie Green( Jack Webb) , dove incontra Betty ( Nancy Olson) della quale si innamora. Quando pero’ Norma minaccia il suicidio, Joe tornerà’ da lei , compatendola e fuggendo dalla villa ogni volta per incontrare Betty agli studios . Ma sara’ proprio Norma a scoprire l’ulteriore umiliazione e a raccontare tutto alla ragazza , che scappa scioccata ed incredula dalla villa. Esausto di tutta questa situazione, Joe vorrebbe andarsene, ma non prima di fare i conti con la follia di Norma.




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