Lucia Rubedo e’ sia una scoperta che una futura certezza del panorama musicale. La voce, che esprime un innato talento, e la sua figura elegante e raffinata ne fanno una cantante italiana dall’immagine vincente, pronta a conquistare palcoscenici fuori dai confini del Belpaese.
Il canto lirico italiano, del resto, è stato dichiarato Patrimonio immateriale dell’Umanità, secondo quanto ha deciso l’Unesco.
Il connubio voce-eleganza diventa dono prezioso quando si sposa – come nel suo caso - con una rara sensibilità, che negli anni è diventata cifra stilistica. Siamo di fronte ad una interprete dalla predisposizione artistica potenziata da intensi studi, dotata di impalpabile fragilità femminile che si è trasformata negli anni in un granitico carisma professionale. E’ questo lo stile di Lucia: meraviglia e stupore.
Soprano pura, si concede anche al crossover perché’ dotata di una vocalità senza confini. Cremonese di nascita, si avvicina allo studio del pianoforte a nove anni. Inizia gli studi del canto successivamente con il baritono Giuseppe Riva. Da lì, un percorso di studio matto e disperatissimo che continua ancora oggi, e che ha portato Lucia Rubedo fino a questo primo, intensissimo album: “Canto”, prodotto da Fabrizio Campanelli e dalla label Candle Studio di Milano. Nel disco è presente un brano inedito, che dà titolo al cd, con la musica dello stesso Fabrizio Campanelli (noto compositore con già all’attivo due nominations al Premio David di Donatello) e dieci brani cover che sono entrati nella memoria collettiva: vere pietre miliari nell’ambito della musica da film, del musical e anche del pop.
Ne sentiremo parlare a lungo.
Lisa Bernardini
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