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Mariano Sabatini ricorda la grande statura di Luciano Rispoli

Giornalista e scrittore, Mariano Sabatini scrive per quotidiani, periodici e web. In passato è stato autore di programmi di successo per la Rai, Tmc e altri network nazionali. Oggi è presente sulle maggiori emittenti televisive come commentatore. Ha esordito nella narrativa con L’inganno dell’ippocastano (2016, premio Flaiano opera prima 2017), cui ha fatto seguito il romanzo Primo venne Caino (2018); suoi racconti sono stati pubblicati sulle antologie Omertà (2017), Moon – 50 anni dall’allunaggio (2019), Delitti di lago 4 (2020) e, entrambi editi nel 2021, La vita invisibile e Delitti di lago 5. Da non molto gli hanno attribuito  il Premio Atri di giornalismo "alla carriera”.

Il libro di cui Mariano Sabatini parla ad America Oggi tv si intitola “Ma che belle parole! Luciano Rispoli. Il fascino discreto della radio e della TV”, da lui scritto, e pubblicato da Vallecchi Firenze.

In 70 anni di Tv, Luciano Rispoli ha introdotto il talk show (L'ospite delle due, 1975), inventato il dinner talk (Pranzo in Tv. 1982), divulgato la lingua italiana come nessuno (Parola mia, 1985-88/2002-03), fatto cultura (Dipartimento scuola educazione) e intrattenuto in modo civilissimo (Tappeto volante, 1993-2009). Oltre alla radio e a tutto il resto. Un grande interprete dei tempi, ed anche di quelli ante litteram.  La chiacchierata con Mariano Sabatini si snoda piacevolmente e si rivela un dovuto omaggio a Rispoli, diventando nel contempo anche un viaggio nell'Italia in cui la TV, che ha da poco festeggiato 70 anni, era strumento di cultura e persino di alfabetizzazione dei cittadini.

Buona visione nell’ascolto.

Lisa Bernardini



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