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Mattarella “In atto guerre scellerate, soltanto l’Europa può affrontare da protagonista questo tempo difficile”

  • redazione
  • 23 minuti fa
  • Tempo di lettura: 3 min
ROMA (ITALPRESS) – “Le scellerate guerre in atto, le pericolose chiusure protezionistiche, che alterano il mercato, stanno producendo danni anche all’economia europee, inclusa quella italiana”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia di consegna delle insegne di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito del Lavoro” ai Cavalieri del Lavoro nominati il 2 giugno 2025. “Contrastare le iniziative che intendono forzare il diritto internazionale e il libero commercio – ha aggiunto Mattarella – richiede di poter contare su adeguata massa critica”.

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“Stiamo assistendo a conflitti e iniziative che sembrano porre pesantemente a rischio, voler fare a pezzi, l’ordine internazionale così faticosamente costruito, sulle macerie della seconda guerra mondiale. Questo ordine, sorto sulla base delle condizioni del mondo degli anni cinquanta – ha aggiunto Mattarella – va rielaborato in corrispondenza al mondo così diverso di oggi ma va preservato. Siamo ancora una volta di fronte al dilemma: come utilizzare le risorse, per distruggere o per costruire o per distruggere e poter costruire, a propria convenienza, quasi che un lungo periodo di cooperazione non avesse invece dimostrato gli importanti traguardi raggiunti da una umanità in pace. Soltanto l’Europa, nel suo insieme, ha le dimensioni per affrontare da protagonista questo tempo difficile”.



“EUROPA È NOSTRO DESTINO CHE ABBIAMO SAGGIAMENTE SCELTO”
“La responsabilità sociale appartiene a tutti, l’Europa è il nostro destino, il destino che abbiamo, saggiamente, scelto. Ben lo sanno i giovani, che si sentono cittadini europei oltre che del proprio Paese. L’Erasmus, insieme alla libera circolazione, alle regole di Schengen, è stato per tanti uno straordinario motore di incontro, di conoscenze, di crescita, di formidabile dinamismo – ha aggiunto Mattarella – a questo riguardo, desidero ricordare e rinnovare riconoscenza nei confronti di Sofia Corradi, recentemente scomparsa, che del programma Erasmus fu l’ideatrice, promuovendo una grande, efficace innovazione per il continente e per i suoi giovani”. Il capo dello Stato ha poi sottolineato che “L’innovazione è oggi, ancor più che nel passato, il cuore dell’indirizzo di un paese e di un continente. Un paese e un continente che vogliono dire la loro nel mondo, così come la sono sostenibilità ambientale e sociale”.


“ONU NON È UN SUPERFLUO ORPELLO DIPLOMATICO, FERMO DA SOSTEGNO ITALIA”
“L’ottantesimo anniversario dalla istituzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite consente di riaffermare il fermo sostegno dell’Italia al multilateralismo, di cui l’ONU, organizzazione internazionale a vocazione universale, costituisce il pilastro fondamentale”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’ottantesima Giornata delle Nazioni Unite.



“A ottanta anni dalla sua entrata in vigore, è irrinunciabile sottolineare i valori portanti della Carta delle Nazioni Unite – articolati nei tre pilastri della pace, dello sviluppo e della tutela dei diritti umani – e riaffermare il dovere di promuoverli giorno dopo giorno, a sostegno della dignità di ogni popolo e di ogni persona – ha aggiunto il Capo dello Stato -. L’impegno italiano nelle Nazioni Unite è asse portante della politica estera del nostro Paese, in attuazione di quanto sancito dall’art. 11 della Costituzione. Credere e investire nelle Nazioni Unite implica agire per trasformare in azioni concrete il principio della solidarietà internazionale e di un ordine mondiale basato sul rispetto delle regole. Significa promuovere una logica di collaborazione e rispetto fra gli Stati, alternativa a quella della sopraffazione. Convincimenti che appaiono oggi tanto più fondati e decisivi a fronte di impellenti sfide globali e dell’allarmante diffusione di conflitti armati”.



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“L’ONU non è un superfluo orpello diplomatico o foro di dibattito fine a sé stesso: da esso dipendono le sorti di una Comunità degli Stati pacificata e cooperativa, realizzando i nobili ideali di quanti ne concepirono l’istituzione dopo le immani tragedie dei due conflitti mondiali nel secolo scorso – ha concluso -. In questa prospettiva, la Repubblica Italiana rimane fortemente determinata a impegnarsi affinché l’ONU evolva in un’organizzazione sempre più capace di rispondere alle crisi e alle sfide della nostra epoca, sostenendo l’iniziativa “UN80″ avviata dal Segretario Generale e auspicando una riforma del Consiglio di Sicurezza che lo renda più rappresentativo, responsabile ed efficace”.

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