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  • redazione

V PER VENDETTA

di Simona Balduzzi





Titolo originale: V for Vendetta

Paese: USA, Regno Unito, Germania

Anno: 2005

Durata: 132 min

Genere: azione, drammatico, thriller, fantascienza

Regia: James McTeigue

Soggetto: V for Vendetta di Alan Moore e David Lloyd

Sceneggiatura: Andy e Larry Wachowski

Produzione: Warner Bros Pictures, Silver Pictures, Virtual Studios , Anarchos Productions, Vertigo

Distribuzione in italiano: Warner Bros Entertainment

Fotografia: Adrian Biddle

Montaggio: Martin Walsh

Effetti speciali: Gli Nefzer, Dan Glass

Musiche: Dario Marianelli

Scenografia: Owen Paterson, Kevin Phipps, Peter Walpole

Costumi: Sammy Sheldon

Trucco: Paul Engelen

Cast: Hugo Weaving, Natalie Portman, Stephen Rea, Stephen Fry, John hurt, Tim Pigott-Smith , Rupert Graves, Roger Allam, Ben Miles, Sinead Cusack, Natasha Wightman, Imogen Poots, John Standing, Eddie Marsan, Clive Ashborn




Con “ V per Vendetta”(2005), James McTeigue e’ al suo esordio come regista, dopo aver collaborato come aiuto regista per film di successo ( “Fuga da Absolom”, “Street Fighter- Sfida Finale”, “Paradise Road” , una collaborazione nella trilogia di “Matrix” ed una con George Lucas “Star Wars Episodio II- L’attacco dei cloni” ). Fonte d’ispirazione per il suo primo lungometraggio e' il fumetto di Alan Moore “V for Vendetta”, lavoro nel quale il regista australiano mettera’ tutte le sfumature di mistero che troviamo nel personaggio principale: il mistero innanzitutto , unito all’immancabile dolore, ma addolcito dal graffio ‘umano ‘ e da un imprescindibile ideale a cui immolarsi. Fin da subito il pathos e’ proiettato sulla relazione tra ‘V’ ed Eavy Hammond( una giovane e splendida Natalie Portman) : una relazione che va oltre la diade uomo- donna, per abbracciare il senso di una crescita evolutiva reciproca. Giochi d’atmosfera, piu’ che di inquadrature : l’ottima scenografia ( Owen Paterson, Kevin Phipps, Peter Walpole) , le musiche (Dario Marianelli) e il fascino della trama, fanno da cornice ad un tema inquietante che ci tocca fin troppo da vicino.

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