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redazione

Scuola, Anief “Tante problematiche, usare il Pnrr per ripartire”



ROMA (ITALPRESS) – Garantire al personale precario della scuola la parità di trattamento giuridica ed economica, con scatti di anzianità, permessi, salario accessorio e introdurre un sistema che sanzioni e prevenga l’abuso dei contratti a termine con l’estensione del doppio canale di reclutamento e l’attribuzione di una specifica indennità. E’ una delle richieste avanzate da Anief, Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori, nel corso dell’audizione in commissione Politiche dell’Unione Europea del Senato. “L’anno scolastico si è chiuso con alcune problematiche importanti ancora da risolvere a partire dal dimensionamento, purtroppo per colpa della denatalità chiudono le scuole, saltano i posti anche per i direttori per i servizi generali amministrativi” ha detto il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, intervistato dall’Italpress “noi invece abbiamo bisogno di utilizzare il Pnrr proprio per ripartire e quindi utilizzare questo organico per fare ripartire le scuole”. Pacifico ha spiegato che “abbiamo bisogno di deroghe per quanto riguarda i comuni montani, le piccole isole. Poi certamente rimane aperto il tema del reclutamento dei precari: abbiamo registrato il 220% di aumento di precarietà negli ultimi anni e quindi ancora aspettiamo delle norme che possano dare finalmente una risposta alla precarietà. Anief da anni lotta contro la precarietà”. In discussione in Senato c’è il decreto Salva-Infrazioni, l’ultima possibilità, come ricorda il sindacato, per evitare che a settembre la scuola riprenda le lezioni in condizioni molto difficili, perchè continueranno ad essere senza titolarità oltre 200mila cattedre e almeno 30mila posti di Ata. “In questo decreto si incomincia a parlare di Europa, di procedure di infrazione, di soluzioni ma noi vogliamo che queste procedure di infrazione vengano archiviate” ha aggiunto ” e per essere archiviate certamente bisogna prevedere una indennità per l’abuso di contratti a termine per i precari”. Al fine di archiviare la procedura di infrazione 4231/23, il sindacato chiede, a seguito della corretta esecuzione della sentenza della Corte di giustizia europea sulla Carta del docente, di estenderla a tutti i supplenti chiarendo anche come tutte le cattedre senza titolare debbano essere assegnate in supplenza annuale e non al termine delle attività didattiche: in questo momento, invece, l’estensione della Carta del docente, che permette di espletare un diritto-dovere di tutti gli insegnanti, viene estesa solo ai supplenti con nomina fino al 31 agosto. “Noi vogliamo che venga rispettato il principio di non discriminazione” ha concluso ” principio che vuole e pretende che ogni Stato metta delle misure per risarcire l’abuso dei contratti a termine, per prevenire, dissuadere l’uso di questi contratti e poi vogliamo che finalmente in Italia venga riconosciuta la parità di trattamento tra personale precario e personal di ruolo, in tema di permessi, in tema di salari accessori, in tema di scatti di anzianità”. Per quanto riguarda le nuove regole sulla ricostruzione di carriera, Anief chiede che siano opzionali come già affermato dalla Cassazione. E deve essere riconosciuto il servizio svolto nel sistema nazionale di istruzione. Deve quindi essere ripristinato il primo gradino stipendiale (0-2), essere riconosciuto pienamente il servizio militare svolto non in costanza di nomina, come pure qualunque servizio svolto anche senza titolo di studio e comunque nei passaggi di ruolo, deve essere assolutamente recuperato ai fini della carriera e degli stipendi l’annualità 2013 da dieci anni svenduta da altri.

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