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Ondata di maltempo al Nord, allagamenti e disagi




GENOVA (ITALPRESS) – Nuova ondata di maltempo al Nord. Un violento nubifragio ha colpito Genova creando danni e allagamenti in molte zone della città. Diverse persone sono state salvate dai vigili del fuoco, la maggior parte intrappolate nei sottopassi trasformati in piscine, ma anche sui tetti delle auto e in alcune abitazioni. In poche ore il torrente Bisagno, ben noto ai genovesi per le alluvioni degli anni scorsi, è passato dall’assenza d’acqua al primo livello di guardia, poi rientrato subito dopo. L’acqua ha invaso alcune strade del centro storico e ha trasformato in una cascata le scale della stazione Piazza Principe. In tutta la notte i vigili del fuoco hanno gestito 55 interventi, la maggior parte per piccoli allagamenti e alberi caduti: tra questi, uno ha danneggiato le bombole d’ossigeno al servizio dell’ospedale pediatrico Gaslini. Numerosi i blackout nelle abitazioni e per l’illuminazione pubblica. In città sono caduti oltre 200 millimetri di pioggia, con il picco di massima intensità registrato poco dopo le 2 di notte. La Liguria “è stata interessata da una perturbazione importante che ha colpito soprattutto il genovesato”, ha affermato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. “Tutto il centro-levante genovese – ha continuato – ha infatti misurato fra i 100 e i 200 mm di pioggia nelle ultime 24 ore. Non ci sono stati feriti e questa è la notizia più importante ma sono stati più di 200 gli interventi dei Vigili del Fuoco sul territorio ligure concentrati soprattutto – ha aggiunto Toti – nella provincia di Genova a causa dei molti allagamenti”. Una frana si è verificata a Cortina d’Ampezzo, dove 70 persone sono state evacuate. In particolare, la frana detritica è avvenuta lungo la SR 48 in località Passo Tre Croci, a Cortina d’Ampezzo, a ridosso della strada che incombe su un condominio, un hotel e un B&B. Dopo un sopralluogo dei vigili del fuoco, alla presenza di funzionari di guardia, sindaco, tecnici del comune, polizia di stato e locale, a causa della frana, “si è deciso a scopo precauzionale – spiegano i vigili del fuoco – l’evacuazione di tutte le strutture ricettive per la possibilità di distacco di grossi massi”. Le 70 persone evacuate vengono ospitate in una palestra di Cortina messa a disposizione dal Comune. Permane l’allerta rossa fino alle 9 di domani mattina nelle zone della Valchiavenna, del Lario e delle Prealpi varesine per andare poi verso un generale miglioramento delle condizioni metereologiche. Gli abitanti della frazione Rino del Comune di Sonico (BS), in precedenza allontanati precauzionalmente, per l’innalzamento del livello di guardia del torrente Rabbia, hanno potuto far ritorno nelle loro case. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 73 mm di piaggia nella provincia di Milano, 76 mm in quella di Brescia, 84 mm nella provincia di Como, 92 mm in provincia di Bergamo. Ed ancora 104 mm nella provincia di Lecco, 120 mm nella provincia di Sondrio, 151 mm nella provincia di Varese. Nel varesotto e in Valchiavenna, in particolare, nelle ultime 48 ore, sono caduti oltre 200 mm di pioggia. A Trieste a causa della forte pioggia si sono registrati disagi e allagamenti. “A causa delle avverse condizioni meteo si segnalano: alcune postazioni semaforiche in avaria e tombini scoperchiati, carreggiata allagata in viale Miramare nel tratto tra cavalcavia e piazzale 11 Settembre”, afferma il Comune di Trieste in un tweet in cui raccomanda “prudenza”. “Le celle temporalesche che hanno interessato la regione dalla mattina hanno provocato lungo il percorso eventi di caduta alberi, locali allagamenti e smottamenti sulla fascia occidentale della regione”, si legge in un aggiornamento della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia. “In particolare – prosegue la Protezione civile regionale – si segnalano allagamenti nei comuni di Forni di Sotto, Pordenone; caduta alberi nei comuni di Vito D’asio, Rigolato, Comeglians, Lestizza; nel comune di Forni Avoltri smottamento su strada regionale SR355 già risolto; nel comune di Sappada piccolo smottamento; a Montereale Valcellina località Grizzo danni ad edifici e recinzioni a causa di intense raffiche di vento”. In Piemonte in meno di una settimana la temperatura è precipitata da 40 ai 15 gradi registrati oggi a Torino verso mezzogiorno. Un cambio tanto repentino, accelerato dalle piogge delle ultime 24 ore, cominciate ieri mattina e proseguite in maniera intermittente fino a questo pomeriggio, quando la situazione è andata normalizzandosi. A Torino il Po si è di conseguenza ingrossato in maniera molto consistente, l’acqua marrone è vicina ad invadere il punto più basse delle sponde, all’altezza dei Murazzi, un’eventualità ricorrente e gestita senza particolari patemi. Non si registrano particolari danni alle cose, mentre stamane sia sul Colle dell’Agnello in provincia di Cuneo, che al Sestriere ha addirittura nevicato con l’intervento degli spazzaneve per togliere dai guai alcuni automobilisti. Il primo è tuttora chiuso per decisione del governo di Parini, mentre nella celebre località sciistica tutto è rientrato. E’ la conclusione di un’estate molto complessa per il Piemonte, che già il 6 luglio affrontò un pomeriggio di paura tra Alba e il basso alessandrino, quando una vera e propria tempesta di grandine flagellò quelle zone, danneggiando i noccioleti e le colture, oltre a migliaia di vetture. Ad agosto poi, una pioggia improvvisa, ha determinato in pochi minuti la creazione di una colata di fango che ha invaso le strade di Bardonecchia. Infine questo settimana una tromba d’aria aveva colpito Casale Monferrato, con gravi danni ma per fortuna nessuna conseguenza alle persone. Nelle prossime ore l’allerta dell’Arpa da arancione è scesa a gialla, l’attenzione è rivolta soprattutto ai fiumi e alle ondate di piena, e a possibili microfrane.



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