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Media “Stasera Hamas rilascerà i corpi di altri due ostaggi”

  • redazione
  • 8 minuti fa
  • Tempo di lettura: 2 min
TEL AVIV (ISRAELE) – Dovrebbero essere consegnate a Israele questa sera, intorno alle 21:00, le salme di altri due ostaggi che si trovano nella Striscia di Gaza, nelle mani di Hamas, dal 7 ottobre 2023. Lo riportano i media israeliani. Un funzionario israeliano citato dai media afferma che Hamas non conosce la posizione di cinque dei 13 ostaggi deceduti ancora detenuti a Gaza. Il gruppo terroristico sta “giocando e prende tempo, al fine di estendere il cessate il fuoco senza raggiungere la seconda fase dell’accordo, che richiede che si disarmi”. Il cessate il fuoco entrato in vigore il 10 ottobre scorso prevede che Hamas restituisca tutti gli ostaggi, ma 13 corpi si trovano ancora nella Striscia e Hamas sostiene di non riuscire a recuperarli per la devastazione della guerra.


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ISRAELE A VANCE “HAMAS PUO’ RECUPERARE 10 DEI 13 OSTAGGI”
Israele ritiene che il gruppo terroristico palestinese al potere a Gaza, Hamas, sia in grado di restituire i corpi di almeno 10 dei 13 ostaggi deceduti ancora trattenuti a Gaza. E’ quanto emerso durante l’incontro di ieri a Tel Aviv fra il vicepresidente statunitense J.D. Vance, e alti funzionari della difesa israeliana – tra cui il ministro della Difesa, Israel Katz, e il capo di stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf), Eyal Zamir, secondo l’emittente pubblica Kan. L’intelligence delle Idf ritiene che Hamas possa restituire i corpi anche prima dell’intervento di squadre internazionali. In passato, tuttavia, era stato segnalato che Hamas potrebbe non riuscire a localizzare tutti i resti degli ostaggi. Prima della tregua, Hamas deteneva i corpi di 28 ostaggi deceduti: finora ne ha restituiti 15 e liberato 20 vivi, consegnando gli ultimi due corpi martedì scorso.


RUBIO “USA POSITIVI E FIDUCIOSI” SUL CESSATE IL FUOCO A GAZA
Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato, dopo un incontro con il primo ministro Benjamin Netanyahu, che Israele, gli Stati Uniti e i suoi partner stanno facendo “buoni progressi” nel completare la prima fase dell’accordo di cessate il fuoco. Rubio ha affermato che la motivazione alla base della serie di visite dei funzionari statunitensi, tra cui il vicepresidente J.D. Vance, è che “il presidente ha fatto di questo una priorità assoluta”.


“È incredibile che in soli sette o otto giorni siano stati messi in atto tutti i sistemi”, ha detto. Tuttavia, ha osservato che nessuno si “fa illusioni”, poiché “c’è ancora molto lavoro da fare e risultati più grandi da raggiungere”. Rubio ha aggiunto: “Siamo molto positivi e fiduciosi che arriveremo agli obiettivi nonostante ostacoli sostanziali. Ci arriveremo”. Da parte sua, Netanyahu ha commentato le visite di Vance, Rubio e degli inviati Usa Steve Witkoff e Jared Kushner affermando che si tratta di “un cerchio di fiducia e collaborazione. Lei è stato un amico straordinario di Israele. Ora ci aspettano giorni decisivi. Vogliamo promuovere la pace, abbiamo ancora problemi di sicurezza, ma penso che possiamo lavorare insieme e, lavorando insieme, affrontare le sfide e cogliere le opportunità”.

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