- redazione
LA RIVINCITA DELLE BIONDE
di Simona Balduzzi

Titolo originale: Legally Blonde
Paese: US
Anno: 2001
Durata: 92 min
Genere: commedia
Soggetto: dal romanzo di Amanda Brown
Regia: Robert Luketic
Sceneggiatura: Karen McCullah Lutz, Kirsten Smith
Produzione: Metro-Goldwyn-Mayer
Distribuzione: 20th Century Fox
Fotografia: Anthony B. Richmond
Montaggio: Anita Brandt-Burgoyne
Scenografia: Missy Stewart
Musiche: Rolfe Kent
Cast: Reese Witherspoon, Luke Wilson, Selma Blair, Mathew Davis, Jennifer Coolidge , Victor Garber, Holland Taylor, Ali Larter, Jessica Cauffiel , Linda Cardellini, Oz Perkins, Meredith Scott Lynn, Raquel Welch, Bruce Thomas, Alanna Ubach, Michael B. Silver, Samantha Lemole, Greg Serano
Con un incasso di circa 95 milioni di dollari , 2 nominations ai Golden Globes 2002 (migliore commedia e migliore interpretazione femminile a Reese Withespoon), “La rivincita delle bionde”(2001) e’ l’opera prima diretta da Robert Luketic che mostra , oltre alla facciata commerciale, una struttura ben delineata che si anima di continue mutazione, a meta’ tra moda e nerds. Non e’ di certo il meccanismo del contrasto di Hawks in “Gli uomini preferiscono le bionde”,(1953) ma piuttosto la capacità del giovane regista australiano di giocare con un corpo continuamente al di “fuori” del proprio contesto. Perfetta la performance di Reese Witherspoon, che insieme a Buster Keaton accentua un cast di attori capaci ed al contempo gia’ apprezzati dal grande pubblico. L’inquadratura e’ studiata e non accidentale, nell’enfasi posta al servizio del personaggio di Elle ( Reese Witherspoon) .L’intelligente sceneggiatura scritta da Karen McCullah Lutz e Kirsten Smith tratta dal best seller autobiografico di Amanda Brown, enfatizza da un lato la velocità e l’eleganza di una commedia in pieno stile anni ’60-’70 , mentre dall’altro ben caratterizza i personaggi. Il continuo rovesciamento nei rapporti trai personaggi (soprattutto quello tra Reese Witherspoon e Selma Blair vivacizza le diatribe tra le due, mentre la commedia baipassa l’apparente stile“teenager-movie”, per svelarsi film “ processuale”. La Reese diviene icona che Luketic innalza , rendendola migliore nel valore, forte di una libertà’ selvaggia nella quale la spettatrice facilmente si identifica : da qui si evince l’immediatezza spudorata del lavoro di Luketic.