di Simona Balduzzi
L’affascinante documentario “The Greatest Night in Pop -We Are the World. La notte che ha cambiato il pop” (2024) e’ diretto da Bao Nguyen e mostra - attraverso materiali d’archivio e interviste inedite ai protagonisti- cio’ che e’ accaduto in termini di scrittura, produzione e registrazione del singolo che raccolse più di 63 milioni di dollari. Fondamentale fu la figura dell’artista Harry Belafonte che, essendo anche attivista, nel 1985 si rivolse al collega Lionel Richie per raccogliere fondi ( attraverso appunto i ricavati di un brano) , a scopo di beneficienza a sostegno dell’ Etiopia ,che all’epoca era colpita da una profonda carestia . I 45 artisti che la notte del 28 gennaio 1985 si riunirono agli A&M Studios di Jim Henson a Los Angeles (dopo la cerimonia degli American Music Awards), lo fecero senza destare alcun sospetto e in segreto . Il leggendario produttore discografico americano Quincy Jones mise alla porta un biglietto che recitava “Check your ego at the door”. Lionel Richie esorto’ Bruce Springsteen, Smokey Robinson, Cyndi Lauper, Dionne Warwick e Huy Lewis a lasciare il proprio ego fuori dalla porta a favore di un obiettivo più alto. Il risultato fu un’esperienza senza eguali e che porto’ al singolo “We Are The World”, firmato da USA for Africa (United Support Artists) , che divento’ il brano più venduto della storia della musica in cosi’ poco tempo ( e realizzato in una sola notte!). Presentato al Sundance Film Festival 2024, “ The Greatest Night in Pop”(2024) e’ fruibile sul colosso dello streaming dal 29 gennaio di quest’anno.