top of page
  • redazione

Istituto Credito Sportivo pubblica il suo primo Report di Sostenibilità



ROMA (ITALPRESS) – L’Istituto per il Credito Sportivo ha pubblicato il suo primo Smart Report – Report di Sostenibilità 2021-2022. “Racconta il nostro impegno concreto per lo sviluppo sostenibile del Paese attraverso lo Sport e la Cultura, due settori capaci di raccontare l’evoluzione della società e favorirne il cambiamento – si legge sul sito dell’Istituto -. Un impegno dettato da una chiara evoluzione dell’Istituto nell’ottica della sostenibilità e del bene condiviso, finalizzato alla sua trasformazione in una Banca sociale per lo sviluppo sostenibile. Questo primo esercizio “smart” pone sin d’ora le basi per una rendicontazione delle attività non finanziarie, che metta in evidenza anche le aree di possibile miglioramento di ICS, per consentirgli di garantire una sempre maggiore leva economica e sociale per le nostre comunità”. “In uno scenario macroeconomico di estrema volatilità – spiega la presidente Antonella Baldino -, condizionato da tensioni geopolitiche internazionali, crisi energetica e inasprimento delle condizioni di finanziamento, l’Istituto per il Credito Sportivo ha dato continuità al proprio mandato pubblico, rafforzando l’impegno a supporto delle politiche di investimento nei settori Sport e Cultura, con una finanza declinata su tre obiettivi strategici: impatto, sostenibilità, equità. Una finanza di impatto, capace di generare un valore reale, duraturo e misurabile, a beneficio delle comunità. Una finanza sostenibile, capace di promuovere un modello di sviluppo in grado di tenere insieme, in modo virtuoso, crescita economica, tutela dell’ambiente, coesione sociale. Una finanza inclusiva, capace di avviare processi di rigenerazione che consentono di ridurre divari territoriali, disuguaglianze sociali, diversità di genere e di abilità e ogni forma di disparità”. “Questo documento costituisce il primo esercizio volontario di rendicontazione di sostenibilità che consolideremo negli anni tendendo a un modello di gestione orientato concretamente e oggettivamente alla responsabilità sociale, alla sostenibilità e al benessere collettivo, in un’ottica di “sviluppo durevole” – sottolinea il direttore generale Lodovico Mazzolin -. Proprio in ragione di questo impegno, siamo certi che risulterà più agevole convincere i nostri clienti e i portatori d’interesse dell’Istituto a condividere lo stesso modello, per concorrere insieme al perseguimento del bene comune”.

bottom of page