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  • redazione

In Israele si aggrava il bilancio, missili anche da Hezbollah



Si aggrava il bilancio di quella che ormai è una vera e propria guerra dopo l’attacco sferrato ieri mattina da Hamas su Gaza, con lancio di razzi e missili e i raid di gruppi armati in vari kibbutz e città, e la replica dell’esercito di Israele. E’ salito infatti a oltre 1.800 il numero delle persone rimaste ferite in Israele e trasferite in ospedale e almeno 300 i morti. Nel frattempo sono circa 250 i palestinesi rimasti uccisi e 1.700 i feriti negli attacchi aerei israeliani su Gaza. Le forze di difesa israeliana hanno spiegato di aver colpito obiettivi del gruppo terroristico, tra cui sembra anche le case di alti funzionari di Hamas nella Striscia di Gaza. Il gruppo terroristico libanese Hezbollah ha affermato di aver lanciato decine di razzi e proiettili su tre postazioni israeliane nella regione contesa del Monte Dov in solidarietà con l’attacco di Hamas contro Israele. Secondo l’esercito israeliano ci sarebbe ancora un numero significativo di civili e soldati israeliani tenuti in ostaggio da Hamas, tra cui bambini, donne, anziani e disabili. Intanto le truppe israeliane hanno ripreso il controllo di 29 località che erano state occupate ieri da Hamas, ma la lotta contro i miliziani continua con scontri soprattutto a Sderot e Beeri. L’esercito ha liberato numerosi ostaggi, tra cui i kibbutz Beeri e Ofakim, ed è stata sgombrata anche una stazione di polizia a Sderot. I caccia israeliani hanno anche attaccato il compound militare nella casa del capo dell’intelligence di Hamas nella Striscia di Gaza, mentre ci sarebbe stato un tentativo di attacco di terroristi a Zikim Beach, nella regione di Eshkol nel sud di Israele.

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