IL BUIO OLTRE LA SIEPE
- redazione
- 1 ago 2024
- Tempo di lettura: 2 min
di Simona Balduzzi

Titolo originale :Il buio oltre la siepe
Paese: USA
Anno: 1962
Durata: 129 min
Genere: drammatico
Soggetto: dal romanzo omonimo di Harper Lee
Regia: Robert Mulligan
Sceneggiatura: Horton Foote
Produzione: Universal Pictures, Brentwood Productions
Distribuzione in italiano: Universal
Fotografia: Russel Harlan
Montaggio: Aaron Stell
Effetti speciali: Don Wolz
Musiche: Elmer Bernstein
Scenografia: Herny Bumstead, Oliver Emert
Costumi: Rosemary Odell
Trucco: Bud Westmore
Cast: Gregory Peck, Mary Badham, Phillip Alford, Robert Duvall, John Megna , Estelle Evans, Brock Peters, Frank Overton, James Anderson , Collin Wilcox Paxton, Rosemary Murphy, Ruth White, Paul Fix, Alice Ghostley, William Windom, Bill Walker, Crahan Denton, Charles Fredericks, Hugh Sanders, Jamie Forster, Dan White , Kelly Thordsen
Dall’estetica fotografica impeccabile, tra la magia del B/N con dissolvenze lente che proiettano lo spettatore direttamente nella dimensione onirica, “Il buio oltre la siepe” (1962) e’ la trasposizione scenografica del Premio Pulitzer di Harper Lee (per l’omonimo romanzo a cui il film si ispira) vanta la maestria del regista statunitense Robert Mulligan . Lo sguardo dei bambini ( anche se con dialoghi dove bambini non sembrano ) , riporta un mondo strano e misterioso ; notevole e’ la capacita’ di Mulligan di destreggiare un gioco di luci /ombre , che ben alimenta la continua tensione. La sceneggiatura di Horton Foote non fa che sostenere un lavoro curato nel piu’ piccolo dettaglio : dalla caratterizzazione di ciascuno dei tre bambini , ai movimenti della MDP , la quale sembra insinuarsi a passo felpato, mentre accresce la curiosita’. La scelta del regista di dedicare al resto della pellicola un aspetto tipicamente giudiziario non fa perdere il mordente, che si nutre di sfumature psicologiche raffinate. Le musiche di Elmer Bernstein ammantano ulteriormente l’atmosfera onirica ,mentre i temi del pregiudizio e dell’apparenza , restano al centro di questo capolavoro. A Gregory Peck , l’Oscar nel 1963 per miglior attore protagonista; ad Horton Foote il Premio Oscar per miglior sceneggiatura e non si contano i numerosi altri premi tra i quali: Golden Globe, BAFTA , David di Donatello, Cannes …Insomma, mentre l’AFI (American Film Insitute) continua a farlo salire in graduatoria come uno dei film piu’ belli di tutti i tempi, l’avvocato Atticus Finch (Gregory Peck) e’ considerato il piu’ grande eroe cinematografico del XX secolo.
Trama
Alabama, 1932. Atticus Finch ( Gregory Peck), e’ un avvocato vedovo della madre dei piccoli Jem (Phillip Alford) e Scout (Mary Badham) ; l’aiuto della domestica Calpurnia (Estelle Evans) e’ fondamentale ,mentre lui e’ impegnato con importante caso giudiziario, dove difende un nero ingiustamente accusato .
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