Federbeton, la cattura della CO2 leva chiave per la decarbonizzazione
redazione
20 genTempo di lettura: 2 min
MILANO (ITALPRESS) – “Decarbonizzare l’industria del cemento è un percorso necessario per avere opere e infrastrutture sostenibili, non rinunciando alla qualità di un prodotto Made in Italy. Tuttavia, nonostante molte leve siano immediatamente disponibili, il percorso è ancora lungo e l’impegno del settore non basta: serve omogeneità nazionale nell’applicazione delle normative affinchè la carbon neutrality sia un obiettivo effettivamente raggiungibile”: lo ha detto Margherita Galli, Responsabile Ambiente e Sviluppo Sostenibile di Federbeton, durante l’evento Zero Carbon Technology Pathways – Report 2024 organizzato dal Politecnico di Milano. “La cattura della CO2, ad esempio, è una leva chiave per la decarbonizzazione del settore del cemento, perchè consente di agire su quel 60-70% delle emissioni dirette di CO2 che derivano dalle stesse reazioni chimiche di processo – ha aggiunto -. Parliamo di una tecnologia che, seppur imprescindibile, comporta investimenti ingenti e tempi di implementazione più lunghi rispetto ad altre leve”. “Nel breve e medio termine, resta necessario puntare su soluzioni già disponibili, come l’utilizzo dei combustibili alternativi derivati da rifiuti non riciclabili nè riutilizzabili. A tal proposito si deve lavorare a livello regolatorio e culturale. Se usati nel processo produttivo del cemento, i combustibili alternativi vengono sottratti al conferimento in discarica, all’incenerimento o all’export verso altri Paesi, applicando concretamente i principi dell’economia circolare, con conseguenze positive sulle emissioni, a parità di qualità e di prestazioni del materiale. – ha continuato Galli – Mentre in alcuni Paesi europei la sostituzione dei combustibili fossili supera il 70%, in Italia è limitata al 25,5%. Un gap che non dipende da barriere tecnologiche bensì da iter amministrativi complessi e di durata incerta. Rendere omogenea sul territorio nazionale l’applicazione di tali semplificazioni amministrative, significa contribuire alla decarbonizzazione di un settore che solo in Italia conta oltre 35.000 addetti”, ha concluso Galli.
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