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Duello all’Onu tra Francesca Albanese e l’Italia che la accusa di “parzialità”

  • redazione
  • 6 minuti fa
  • Tempo di lettura: 2 min


di Stefano Vaccara

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Scintille e saette al Palazzo di Vetro durante la presentazione del rapporto della Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, che ha denunciato un “sistema internazionale di complicità” nel genocidio di Gaza. La giurista italiana, collegata in video da Città del Capo a causa delle sanzioni statunitensi che le impediscono di viaggiare a New York, è stata attaccata non solo da Israele e dagli Stati Uniti, ma anche dall’Italia, in un confronto diretto che ha assunto toni politici oltre che diplomatici.


Il Rappresentante Permanente d’Italia, Maurizio Massari, è intervenuto dichiarando che il rapporto è “del tutto privo di credibilità e imparzialità”. “Il contenuto del documento supera apertamente il mandato specifico della Relatrice”, ha aggiunto, richiamando il codice di condotta delle procedure speciali dell’ONU, che impone ai titolari dei mandati di “garantire che le proprie opinioni personali non pregiudichino l’esecuzione della missione e di mostrare moderazione e discrezione per non minare il riconoscimento della natura indipendente del mandato”.


Massari ha sostenuto che “ci sono ampie prove pubbliche che dimostrano come la signora Albanese non possa essere considerata imparziale”. E ha concluso con due domande rivolte direttamente alla Relatrice: “Crede davvero che questo rapporto e questo dibattito contribuiscano a raggiungere una pace duratura nella regione o ad alleviare le sofferenze dei civili? Non sarebbe un tragico paradosso se l’ONU venisse percepita come un ostacolo alla pace invece che un suo promotore?”. Da Città del Capo, Albanese durante la conferenza stampa con i giornalisti che le facevano le domande da New York, ha risposto contrattaccando.


“L’Italia mostra un livello di immaturità politica che non ho riscontrato altrove”, ha detto, definendo “grottesco” l’intervento dell’ambasciatore Massari. Ha aggiunto che Roma “viola il diritto internazionale continuando a fornire armi a Israele, nonostante la Corte Internazionale di Giustizia abbia riconosciuto il rischio di genocidio”. E ha ricordato che “il governo deve rispondere ai cittadini che chiedono di non essere complici”. Nel suo intervento, Albanese ha ribadito che “il genocidio a Gaza fa parte di un sistema internazionale di complicità” e che “gli Stati devono sospendere immediatamente i legami militari, economici e diplomatici con Israele fino alla cessazione dei crimini”. Ha poi denunciato la “strumentalizzazione degli aiuti umanitari” e “il progressivo svuotamento del ruolo protettivo delle Nazioni Unite a Gaza”.

Alla domanda di Italpress se ritenesse che il Segretario Generale Antonio Guterres l’avesse difesa a sufficienza, la Relatrice ha risposto con un laconico: “No comment”. Durante la stessa sessione, l’ambasciatore israeliano Danny Danon ha definito Albanese “una strega che diffonde odio”, provocando reazioni indignate tra i presenti. Nonostante le critiche e l’isolamento politico crescente, Albanese ha chiuso il suo intervento ribadendo: “Non è un’opinione, è diritto internazionale. Gli Stati che continuano a sostenere Israele militarmente rischiano la complicità in crimini internazionali”.

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