ROMA (ITALPRESS) – Diventare punto di riferimento per tutto il mondo produttivo, non solo dei prodotti ortofrutticoli e ittici, avviare un polo formativo per i mestieri della filiera agroalimentare e incrementare l’integrazione con i mercati rionali. Il Centro Agroalimentare Roma, il primo mercato all’ingrosso d’Italia, guarda al futuro nel giorno di celebrazione dei propri vent’anni. Una festa al Mercato alla presenza degli oltre 450 operatori, dei vertici Valter Giammaria, presidente del CAR, e Fabio Massimo Pallottini, direttore generale, e delle istituzioni come Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, e Roberto Gualtieri, sindaco di Roma Capitale. “Il nostro continuo impegno per salvaguardare le nostre sane tradizioni e riuscire ad inserire elementi di continua innovazione ha consentito al CAR in questi 20 anni di raddoppiare il proprio giro d’affari, superando oggi i 2 miliardi di euro – commenta Fabio Massimo Pallottini, direttore generale del CAR -. Il CAR insieme all’aeroporto di Fiumicino e al porto di Civitavecchia rappresentano i 3 punti strategici all’interno dell’area metropolitana. Una maggiore integrazione tra le tre infrastrutture permetterebbe di affermare un grande polo produttivo, di riferimento non solo per l’Italia ma per tutto il Mediterraneo. Il PNRR consentirà inoltre un importante intervento per incrementare l’efficienza energetica e la digitalizzazione del Mercato in un’operazione volta a trasformare il CAR in un hub del mondo produttivo a 360 gradi, incubatore di start up nonchè polo formativo per i mestieri della filiera, da tutelare”. “In risposta alle rinnovate esigenze dettate da un mercato sempre più cosmopolita, il CAR in questi venti anni è cresciuto divenendo il più grande Mercato all’Ingrosso d’Italia, per estensione e movimentazione, sempre preservando il legame tra il prodotto ed il territorio. I numeri parlano chiaro: i circa 4.500 addetti giornalieri che operano all’interno della struttura commercializzano 10 milioni di quintali di prodotto fresco agroalimentare e oltre 80 mila tonnellate di prodotto ittico – commenta Valter Giammaria, presidente del CAR -. Attraverso il progetto di ampliamento, Il Centro Agroalimentare Roma aspira a rilanciare un nuovo modello di distribuzione agroalimentare che sia sostenibile e ad impatto ambientale minimo l’azienda rafforzerà la sua posizione come primo e più importante Centro Agroalimentare in Italia e diverrà il terzo polo in Europa”.
“Voglio ringraziare tutti gli operatori di questo sistema perchè in pandemia non hanno chiuso un giorno garantendo un approvvigionamento continuo e solidale e dimostrando che agricoltura è anche essere vicini ai più deboli”, ha affermato il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida. “Vorremmo che l’Italia avesse una strategia di tutela e di difesa dei propri asset strategici perchè l’agricoltura è la principale azienda di questa Nazione”, ha concluso. “Il CAR è una infrastruttura moderna, una delle prime d’Europa che consente una valorizzazione molto significativa del territorio delle eccellenze agro-alimentari di Roma – ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri -. Durante la pandemia noi siamo stati tra le città che hanno potuto assicurare sempre un approvvigionamento dei prodotti freschi che in altri paesi non c’è stato, abbiamo saputo sposare qualità ed efficienza tenendo i piedi ben saldi a terra. Ora questi numeri già significativi vanno rafforzati insieme al lavoro di squadra tra Istituzioni, imprese e forze sociali”.
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