top of page

Una storia incredibile, ma vera

direzione167

di Domenico Delli Carpini





Nella foto Rex prima di essere ammazzato


GALLO MATESE (Caserta). Credevano stesse dormendo, accartocciato li in un angolo di Piazza Indipendenza, a pochi metri dalla Chiesa Madre Ave Gratia Plena. I passanti, pochi in verità, lo avevano notato ma nessuno si era accorto del rivolo di sangue che lentamente gocciolava dalla bocca lasciando una traccia purpurea quasi impercettibile su quell’angolo poco ciottolato della piazza. Ma Rex non dormiva, lui, povero cane senza un padrone era morto. Assassinato. Rex, colore bianco spuma, gironzolava giorno e notte tra le strade e i vicoli di Gallo Matese, paesotto di circa 600 anime, cullato in una valle una volta fertile e rigogliosa, ora spoglia e arida. Gironzolava e qualche volta, forse più per paura che per incutere timore, abbaiava. Ma si sa che cane che abbaia non morde. E della sua innocuità se ne erano accorti tutti, anche quei pochi ragazzi che gli correvano dietro per il gusto di vederlo correre. Cos’altro da fare a Gallo durante il giorno se non correre dietro a un cane randagio? Nulla, Assolutamente nulla. Gallo infatti, un paese in via d’estinzione, non offre granchè. A dare un po’ di lustro al paese è il lago artificiale costruito negli Anni ‘60 dalla ditta Torno per alimentare le strutture idriche del Gargano con due enormi tubi di condutture che ricevevano (o forse ancora ricevono) l’acqua pressurizzata della diga e dall’alto della montagna agivano (e forse ancora agiscono) come propellenti per le gigantesche idroeliche adduttrici in pressione a valle.

Il lago, di proprietà dell’ENEL, è un po’ il fiore all’occhiello per i gallesi (e per i turisti che arrivano da Napoli e dintorni) che nonostante il divieto di balneazione, continuano a frequentarlo come se fosse esclusivamente loro. A parte queste anomalie per lo più cosmetiche, Gallo resta un paese incontaminato, un paese di una bellezza quasi pura, idilliaca, dove nostalgia fa rima con poesia e dove, tra le strade semideserte invece di incontrare il tuo vicino, spesso incontri cani randagi come Rex. Ma si sa che i cani randagi spesso scompaiono nel nulla senza che nessuno se ne accorga. A Rex è successo di peggio. La povera bestiola dal pelo bianco spuma giorni prima si era imbattuto in un tipo arcigno che con “quelle bestie” non voleva nulla a che fare. Per lui, un mostro ancora senza nome, l’unica soluzione era quella di eliminarlo e nel modo più orribile possibile. E così un giorno, con un colpo di fucile gli sparò alla tempia, li, in piazza Indipendenza, a pochi metri dalla Chiesa Madre Ave Gratia Plena; uccidendolo, come un cane!



Comments


bottom of page