top of page
redazione

San Marino, Congresso di Stato “Il dialogo con l’Arabia Saudita è costante e costruttivo”




SAN MARINO (ITALPRESS) – “L’informazione di San Marino, come già aveva fatto in occasione della Conferenza Stampa di fine anno del Congresso di Stato torna a commentare in maniera piuttosto strumentale il finanziamento che l’Arabia Saudita è pronta a garantire a San Marino per lo sviluppo infrastrutturale, collegandolo a questioni etiche, perorando così la causa di Sindacati e fomentatori dei comitati “contro tutto” e “no allo sviluppo” che nascono a San Marino ogni qualvolta si voglia guardare al futuro”. E’ quanto si legge in una nota del Congresso di Stato di San Marino. “Il percorso di crescita, sviluppo e apertura che l’Arabia Saudita sta facendo nei differenti ambiti economici, alla luce della celebre Vision2030 – prosegue la nota – sta andando di pari passo con lo sviluppo sociale del Paese e impone di credere che, come accaduto in altre Nazioni che hanno scelto di aprirsi al mondo, evidenti e chiari miglioramenti non tarderanno ad arrivare (in realtà il percorso su molte tematiche è già avanzato). San Marino è riuscito ad instaurare un rapporto di amicizia e fattiva collaborazione con l’Arabia Saudita ed è pronto a portarlo avanti per il bene dei cittadini. Il colloquio costante, il dialogo e la cooperazione saranno utili a ribadire quali sono i nostri valori permettendo così ragionamenti condivisi sulle principali problematiche”. “Oggi, l’Arabia Saudita, attraverso il Fondo per lo Sviluppo SFD con cui ha sottoscritto l’accordo la Repubblica di San Marino – prosegue la nota – investe oltre 18 miliardi di euro in 84 Paesi nel mondo per un totale di 702 progetti nei settori dei trasporti, dell’agricoltura e del territorio, dell’energia, della sanità e dell’industria. Inoltre, attraverso il Fondo SFD l’Arabia Saudita sostiene i progetti di UNHCR (l’organismo dell’ONU per i rifugiati) con oltre 50 milioni, i programmi delle Nazioni Unite per paesi in via di sviluppo con oltre 80 milioni e l’UNICEF con progetti per oltre 25 milioni. Ulteriori centinaia di milioni di euro sono investiti a sostegno di piani umanitari e delle economie più deboli. Attraverso il Fondo sovrano per gli investimenti (PIF) l’Arabia Saudita investe invece in Cina, Stati Uniti, Corea, Giappone e ovviamente in tutta l’Unione Europea in settori economici che vanno dalle infrastrutture alle nuove tecnologie, dallo sport al turismo, dalla finanza all’intrattenimento, dal lusso alla sanità, dall’energia ai trasporti. Senza citare, in quanto superfluo, il rapporto che i Paesi di tutto il mondo intrattengono con l’Arabia Saudita per l’acquisto di petrolio. L’Arabia Saudita investe in aziende private quali Uber, Accor Hotel, Walt Disney, Carnival crociere, Starbucks, Technogym, McLaren, Boeing, Facebook e direttamente negli investimenti statali delle nazioni europee per oltre 22 miliardi di euro. I cinque Paesi con il più alto volume di investimenti nel Regno sono Paesi Bassi, Italia, Francia, Germania e Spagna. Proprio l’Italia è uno dei Paesi che intrattiene con l’Arabia Saudita i più importanti rapporti economici. Lo scorso 4 settembre durante un forum dedicato al rapporto Arabia Saudita – Italia, a Milano, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha annunciato di aver siglato 20 accordi con l’Arabia Saudita per un totale di oltre 2 miliardi di euro di investimenti diretti sauditi in Italia e l’imminente ingresso dell’Arabia Saudita nel fondo per il Made in Italy. Nel 2030 l’Arabia Saudita ospiterà l’Esposizione Universale, il più grande evento internazionale di confronto e collaborazione, ci saranno tutti i Paesi. Ryad è stata scelta a larghissima maggioranza dell’atlante mondiale. Etica e morale, guidano e devono guidare l’attività di chi fa politica ma sono valori che non possono essere strumentalizzati, né utilizzati a comando. La morale non va ad intermittenza. Con quanti Paesi dialoga o ha dialogato in passato la nostra Repubblica? Quante volte sono state sollevate le obiezioni che oggi vengono messe in prima pagina? I Paesi che ancora hanno la pena di morte nel loro ordinamento giudiziario sono 58, fra questi, è bene non dimenticarlo, ci sono anche Stati Uniti, Cina e Giappone, amici della nostra Repubblica. Quasi superfluo parlare oggi dei rapporti con la Russia alla luce di quanto sta accadendo. L’attività politica e di cooperazione internazionale che il nostro Paese sta portando avanti con l’Arabia Saudita è finalizzata allo sviluppo per la costruzione, sul nostro territorio, di una serie di infrastrutture che oggi, da soli, non potremmo permetterci di progettare e che ci consentiranno un miglioramento dell’economia del nostro sistema e, come nel caso del nuovo Ospedale, della vita dei sammarinesi”.

Comentários


bottom of page