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“Ora no limits”, quando la disabilità non è un limite




ROMA (ITALPRESS) – Una sfida per dimostrare che la disabilità non è un limite ma una risorsa per identificare i propri limiti e superarli. Questo rappresenta “Ora No Limits”, progetto della Federazione Italiana Sci Invernale Paralimpico presentato presso la sede del Comitato Italiano Paralimpico, che vedrà per la prima volta sciare un tetraplegico, il Ten. Col. Gianfranco Paglia, Medaglia d’Oro al Valor Militare, rimasto gravemente ferito in Somalia esattamente trent’anni fa e capitano del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa. Paglia si cimenterà, domenica 26 novembre a Livigno (So), in un’ora di sciata continuativa di fondo, accompagnato a turno dai compagni di squadra sia della serie A e sia della serie B della nazionale di sci nordico. “Il mondo paralimpico è di per sè una sfida. A volte le sfide tentano di tracciare un futuro e questa può andare a segnare quello che potrebbe avvenire in futuro anche per atleti tetraplegici in discipline che oggi non li vedono protagonisti. Serve a lanciare un messaggio, è possibile purchè ci siano organizzazioni che permettano di farlo costruendo un sistema che permetta ai nostri atleti di esprimere le proprie potenzialità. Mi auguro che su queste iniziative si possa costruire un futuro”, le parole del presidente CIP, Luca Pancalli. E’ la prima volta in assoluto che un tetraplegico affronta questa sfida. Lo scopo della manifestazione è quello di percorrere la maggior distanza possibile nel tempo limite di un’ora. Scaduto il tempo, si calcolerà quanti chilometri avrà percorso l’atleta. “Questo evento dimostra che lo sport è un motore di inclusione. E dimostra come lo sport paralimpico sia perfettamente in grado di tracciare la strada maestra che è quella dell’integrazione abbattendo limiti e barriere”, ha sottolineato il sottosegretario alla Difesa, Isabella Rauti. A concludere l’evento, poi, il messaggio del Ten. Col. Gianfranco Paglia che ha ribadito di non essere “un campione, uno che porterà medaglie al paese. Ma volevo mandare un messaggio: che è possibile provarci. L’idea è che l’anno prossimo possano esserci ragazzi che faranno la stessa cosa. Lo sport è sacrificio, ma anche soddisfazione. Perchè anche se non vinci, conta esserci. Anche in questa occasione non sarò da solo, sarà una bella giornata di sport e speriamo di continuare a far sì che questo messaggio possa entrare nelle case delle persone facendo capire l’importanza di quello che stiamo facendo”.

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