ROMA (ITALPRESS) – “Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?”, “Le parole sono importanti”, “Rossi e neri tutti uguali? Te lo meriti, Alberto Sordi!”. Sono alcune delle più note citazioni tratte dai film di Nanni Moretti, 70 anni il 19 agosto. Nato a Brunico, in provincia di Bolzano, firma il suo primo lungometraggio nel 1976: “Io sono un autarchico”. Nella pellicola, girata ancora in Super 8, compare per la prima volta il personaggio di Michele Apicella (il cognome è quello della madre di Moretti) da lui poi interpretato in altri quattro film. L’8 marzo 1978 esce a Roma Ecce bombo. Il film, girato in 16 mm e – fatto raro per l’epoca – in presa diretta, viene presentato in concorso al Festival di Cannes e raggiunge un inaspettato successo di pubblico (costato 180 milioni di lire, incassa 2 miliardi), imponendo l’autore all’attenzione della critica. Seguono altri film di successo come “Sogni d’oro” (1981, Leone d’Oro a Venezia), “Bianca” (1983), “La messa è finita” (1985, Orso d’Argento a Berlino), “Palombella rossa” (1989) e uno dei capolavori assoluti del cinema italiano, “Caro Diario” (1993, premio per la migliore regia a Cannes); “Aprile” (1998). Nel 2001 è la volta de “La stanza del figlio”, in cui vengono descritti gli effetti che la morte accidentale di un figlio provoca in una famiglia di ceto medio. Il film riceve nel 2001 la Palma d’oro al Festival di Cannes e il David di Donatello. Dopo il suo “Il caimano” (2006) – ispirato alla figura di Silvio Berlusconi e presentato nel pieno della campagna elettorale per le elezioni politiche dello stesso anno – è protagonista e sceneggiatore di “Caos Calmo” (2008), per la regia di Antonello Grimaldi. Il suo undicesimo film, girato a Roma, esce nelle sale a metà del mese di aprile 2011 e si intitola “Habemus Papam”. Per il suo lavoro successivo serve attendere il mese di aprile 2015, quando esce “Mia madre”, interpretato da Margherita Buy, John Turturro, Giulia Lazzarini e dallo stesso Nanni Moretti. Torna a realizzare un nuovo film dopo diversi anni, nel 2021, con “Tre piani”: è il primo film in cui decide di basarsi su un’opera altrui e non su un soggetto originale. Nel 2023 esce “Il sol dell’avvenire” che rievoca il rapporto controverso tra il PCI e l’URSS nel contesto della repressione sovietica dei rivoluzionari a Budapest nel 1956.
- redazione
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