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L’Intelligenza Artificiale tra rischi e opportunità



CAGLIARI (ITALPRESS) – Renato Soru e Nicola Grauso, due pionieri di internet in Italia a confronto sull’intelligenza artificiale (IA). L’evento è stato organizzato dal Centro Studi Aldo Moro di Cagliari che sta promuovendo una serie di incontri destinati ai giovani. Come riferisce Tiscali Innovazione, al dibattito hanno preso parte anche Giorgio Giancinto, professore di Artificial Intelligence e Cybersecurity presso l’Università degli Studi di Cagliari e Cesare Moriconi, consigliere regionale della Sardegna e primo firmatario della Mozione sull’intelligenza artificiale e sulla responsabilità della politica, presentata recentemente nel Consiglio Regionale sardo. L’intervento iniziale è stato di Moriconi che ha sottolineato le responsabilità della classe politica di fronte a un’innovazione come l’IA. Per il consigliere regionale sardo “il modello di riferimento deve essere la Regione Emilia Romagna, che sta investendo risorse importanti per favorire la creazione delle competenze necessarie per affrontare i cambiamenti in corso e cogliere le opportunità”. Il professor Giacinto ha invece fatto il punto sullo sviluppo della nuova tecnologia spiegando che “l’intelligenza artificiale viene utilizzata già da molti anni in numerosi settori dell’economia sia digitale che industriale. Applicazioni poco note al grande pubblico ma che impattano sulla vita di tutti”. ChatGPT “è dunque solo un nuovo capitolo che a differenza delle altre applicazioni ha suscitato un grande clamore mediatico”. Il fondatore di Tiscali, Renato Soru, ha proseguito la riflessione di Moriconi sulla necessità di investire sulle competenze ma ha sottolineato “l’importanza del trasferimento tecnologico”. “Formazione e ricerca scientifica non possono essere fini a se stesse ma devono favorire il miglioramento della società e lo sviluppo economico”, ha spiegato. “Le sempre maggiori disponibilità di potenza di calcolo e dati – ha proseguito Soru – creano enormi opportunità anche per le imprese di piccole e medie dimensioni. L’ambito più rilevante riguarderà l’addestramento e l’utilizzo dei nuovi modelli IA su lingue diverse da quella inglese e su basi di conoscenza proprietarie come quelle delle grandi aziende”. Per il fondatore di Tiscali un settore di applicazione fondamentale è anche la sfera pubblica. “Ogni Regione – ha spiegato – potrà, per esempio, addestrare e utilizzare l’intelligenza artificiale per analizzare e correlare dati sull’ambiente, sulla salute, sull’istruzione e così via, e migliorare in questo modo l’efficacia della gestione politica”. Nicola Grauso, fondatore di Video On Line, primo internet service provider italiano, ha criticato la scelta del Garante per la Privacy che ha portato alla sospensione di ChatGPT in Italia. Per l’imprenditore la privacy sul web “è ormai già compromessa e utilizzare questa argomentazione contro OpenAI non è una scelta intelligente perchè penalizza gli italiani”. Il confronto si è anche focalizzato sugli effetti che l’intelligenza artificiale potrebbe avere sul mercato del lavoro. Per Soru “non è ancora possibile capire con esattezza quali saranno gli effetti dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro e per questo motivo, a differenza di quanto avvenuto nel passato, la politica non deve essere distratta e in ritardo nel capire l’evoluzione dell’economia e della società”. Il fondatore di Tiscali ha bocciato la tassa sui robot proposta da Bill Gates per finanziare gli ammortizzatori sociali da dare a chi nel breve periodo perderà il lavoro. “Creare un welfare state efficiente – ha spiegato – è fondamentale affinchè la rivoluzione tecnologica in corso non lasci indietro nessuno ma sarebbe un errore tassare l’innovazione. Lo Stato Sociale deve essere finanziato tassando le grandi ricchezze come quella del fondatore della Microsoft o facendo pagare correttamente le tasse alle grandi multinazionali che oggi pagano lo zero virgola”. Sui rischi legati all’avvento dell’intelligenza artificiale si è soffermato anche Grauso. “Ci troviamo di fronte a qualcosa di completamente diverso rispetto al passato che crea non pochi problemi”, ha detto il fondatore di Video On Line. “Ai nuovi modelli di intelligenza artificiale – ha proseguito – sono stati posti dei paletti ma possono essere facilmente aggirati. Per esempio ponendo le domande opportune è possibile farsi dare da ChatGPT informazioni utili alla costruzione di una bomba atomica”. “Cosa sappiamo davvero di questa tecnologia?”, si è chiesto Grauso, che ha proseguito: “Quel poco che conosciamo lo dobbiamo agli americani ma al lavoro sull’intelligenza artificiale ci sono anche i cinesi, i russi e gli israeliani e sui loro progressi non abbiamo visibilità. E’ evidente che i modelli di IA abbiano capacità analitiche e previsionali sempre più evolute e non è escluso che siano proprio loro a dirci come gestire i problemi economici, sociali e geopolitici che la tecnologia creerà nei prossimi anni”.



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