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redazione

Crosetto “Israele doveva reagire, ma Hamas non è la Palestina”



ROMA (ITALPRESS) – “La cosa importante è far vedere che non esiste una frattura, che tra mondo arabo e Occidente non ci sono solo la guerra e la mancanza di dialogo, ma è possibile costruire dei ponti. Anche se troppa gente vorrebbe che diventasse uno scontro di civiltà». Lo dice il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista al Corriere della Sera. “Non c’è uno scontro tra cristianità e Islam, no – aggiunge – C’è una organizzazione terroristica, Hamas, il cui obiettivo è sterminare Israele. Per questo io invito tutti a non incrociare i destini di Hamas con quelli del popolo palestinese». “L’obiettivo di Hamas è la Jihad, la guerra totale – prosegue – Cercano di agitare gli animi di milioni di musulmani e trasformare la loro volontà terroristica in una guerra di religione. È un focolaio pericolosissimo, che può partire dalle nazioni arabe e divampare ovunque. Può scoppiare un incendio che non si riesce più a fermare». Per Crosetto “la reazione di Israele è obbligata. I Paesi che vogliono il suo male hanno paura della sua forza, Israele se perde la sua capacità di deterrenza perde la sua stessa possibilità di sopravvivere. Per questo la sua reazione è necessariamente forte. Il tema che si sono posti tutti è il livello di danni collaterali che con una reazione eccessiva potrebbero esserci».

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